La Piazza:
olismo degli spazi di lavoro

 

Secondo la filosofia orientale olistica, l’uomo è composto nella sua interezza da parti che interagiscono costantemente tra loro: fisica, mentale e spirituale. Questo approccio sostiene che senza la connessione di queste componenti non sia possibile raggiungere una concreta sensazione di benessere

 

 

Partendo da questo approccio olistico e dal semplice presupposto che gli edifici e le caratteristiche degli ambienti sono capaci di influenzare la condizione mentale e le abitudini di chi li utilizza, Monica Graffeo con Martex, ha ideato il concept di “Piazza” come moderna espressione dell’ufficio, inteso come luogo di benessere.

 

In un luogo che prende in considerazione gli individui olisticamente, questi sono portati a collaborare per vantaggio reciproco e supportati da un autentico processo creativo. Innescando la produzione dei migliori risultati e di interazioni positive, naturalmente.

 

Nasce la metafora di Piazza

 

 

“Come i semi le metafore hanno implicazioni che germinano in relazione alla nostra situazione individuale e culturale. Esse presentano implicazioni attraverso le quali possiamo evidenziare e organizzare particolari aspetti della nostra esperienza.” 

(Sarah Robinson – Nesting. Fare il nido)

Nel suo libro l’architetta statunitense parla del valore delle metafore. È infatti attraverso le metafore che gli architetti esprimono la loro libertà, per stabilire in che modo uno spazio sarà vissuto e percepito.

 

 

 

 

Monica Graffeo è partita dalla piazza storica italiana – uno spazio ricco di diversità e stimoli sensoriali – per esprimere un concetto di ufficio nuovo.

La Piazza è un contesto che ha sempre avuto una funzione importante all’interno della società per le interazioni tra gli abitanti, un luogo dove prendere decisioni, mantenere e creare relazioni. Attorno alla piazza si articolano luoghi complementari per la vita della comunità: spazi comuni e privati, di relazione o di lavoro.

 

 

 

 

Come in un centro urbano, l’arredo in ufficio deve assecondare e facilitare l’appropriazione dello spazio e l’aggregazione tra le persone creando un fulcro conviviale che inneschi relazioni positive, circondato da spazi funzionali capaci di stimolare le diverse parti in ciascuno di noi.

 

 

“I layout degli uffici dovrebbero essere progettati come una Piazza italiana, generando spazi fluidi e non predeterminati in cui il lavoro si interseca con momenti di leggerezza creativa e di interscambio personale. Colori, forme e materiali aspirano a creare un ambiente sereno in cui le persone si sentano libere di esprimersi e collaborare insieme.”

 Monica Graffeo